Corriere del Ticino: Intervista con Fondatore Muehlemann

by | Okt 24, 2018 | Medien

Intervista col Fondatore Stefan Muehlemann nel Corriere del Ticino

La finanza incontra la tecnologia e nasce un nuovo canale di credito: Loanboox, la start-up zurighese vincitrice del premio Swiss Fintech Award 2018. Al suo fondatore e CEO Stefan Muehlemann abbiamo rivolto alcune domande.

In cosa consiste Loanboox?

Non è un’iniziativa di crowdfunding ma una piattaforma ove le istituzioni pubbliche che hanno esigenze di credito, ad esempio Comuni, ospedali, enti per l’energia, entrano direttamente in contatto con investitori istituzionali quali banche e fondi pensione. Noi agiamo quindi come piattaforma. Il credito può essere richiesto con grande facilità rispetto alle procedure tradizionali. Il Comune che ha bisogno di 20 milioni per costruire una scuola non deve predisporre memorandum di decine di pagine, attendere mesi fra riunioni e due diligence, valutando tassi, condizioni, spese che possono essere calcolate in modo diverso e complesso. La nostra piattaforma rende tutto facile e veloce con costi ridotti del 90%. I vantaggi sono anche per chi eroga il credito in quanto ha tutte le informazioni necessarie direttamente sulla piattaforma. Il richiedente, da parte sua, ha tutte le offerte disponibili e tutte le condizioni che può agevolmente confrontare.

Dove operate e quali sono le reazioni degli ambienti bancari alla vostra proposta?

Nei due anni di attività ci siamo concentrati sul mercato svizzero, seguito da quello tedesco e da poco anche austriaco e francese, raggiungendo un volume di 17 miliardi di franchi. Le nuove formule
interessano ormai tutti i settori della finanza, il pericolo della disintermediazione è avvertito dalle banche ma, al contempo, le banche sono anche nostri buoni clienti e rappresentano il un terzo dei
nostri 300 lenders. Si rendono conto del risparmio di tempo e di denaro che la nostra formula comporta e le più interessate sono le banche regionali, che vedono in noi un aiuto alla diversificazione del loro business.

E come si caratterizza la vostra attività nelle emissioni obbligazionarie?

Anche qui il desiderio veniva direttamente dai nostri clienti. Ci dicono che il nostro modello è più trasparente in termini di volumi e rendimenti offerti e soprattutto di allocazione dei titoli. Il book è gestito da un algoritmo senza preferenze e preclusioni, con l’anonimato dei sottoscrittori. Inoltre i costi, rispetto alle lunghe procedure tradizionali di emissione e collocamento, che prendono anche mesi, sono ridotti del 50%.

Come si posiziona la Svizzera nel Fintech?

Il ruolo delle start-up è importante, il sistema legale favorevole, con un buon sostegno dal settore pubblico e dalle strutture finanziarie. Purtroppo parecchie aziende svizzere finiscono con l’essere acquistate da investitori esteri più aggressivi e più disponibili a correre rischi. Questo deve cambiare, sennò, la Svizzera rischia di perdere uteriormente per quanto concerne la competitività.

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